Giro d’Italia 2024, volata imperiosa di Jonathan Milan! Filippo Ganna ci prova nel finale e viene ripreso a 500 metri dall’arrivo

Jonathan Milan esulta nella quarta tappa del Giro d’Italia 2024. Dopo aver sfiorato la vittoria a Fossano nella giornata di ieri, il friulano della Lidl-Trek è stato oggi il più veloce di tutti sul traguardo di Andora, conquistando il successo con una volata di grande potenza dopo che il compagno di squadra Simone Consonni è andato a chiudere su Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), fuoriuscito sul Capo Mele, a soli 500 metri dall’arrivo. Si deve accontentare del secondo posto Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), che non è riuscito a rimontare Milan negli ultimi metri, mentre il podio viene completato da Phil Bauhaus (Bahrain Victorious).

Da segnalare nella top-10 anche il sesto posto di Davide Ballerini (Astana Qazaqstan), l’ottavo di Enrico Zanoncello (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e il decimo di Giovanni Lonardi (Team Polti-Kometa). Non ci sono invece grossi cambiamenti in classifica generale, che vede sempre Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) in Maglia Rosa con 46″ di vantaggio su Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) e 47″ su Daniel Felipe Martinez (Bora-hansgrohe).

Il video dell’arrivo

Il racconto della corsa

Sotto un cielo minaccioso, è subito Francisco Muñoz (Team Polti-Kometa) a dare il via alla prima azione di giornata. Guadagnato qualche metro, lo spagnolo viene imitato da Lilian Calmejane (Intermarché-Wanty) e Stefan De Bod (EF Education-EasyPost), che non tardano a raggiungerlo, iniziando a comporre quella che si profila, da subito, come la fuga di giornata. Dal gruppo esce tuttavia anche Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), che a sua volta si riporta sotto con poche pedalate, ma a quel punto il gruppo decide di reagire.

In particolare è la Soudal Quick-Step che si mette a controllare, impedendo al vantaggio di superare i 90 secondi. Compresa l’antifona, con anche la Lidl – Trek che inizia a collaborare, il recordman dell’ora si rialza dopo poco più di 25 chilometri di gara, permettendo ai tre corridori rimanenti di guadagnare terreno. Appena il campione del mondo dell’inseguimento si rialza, infatti, da dietro capiscono di poter gestire meglio lo sforzo e concedono margine al terzetto rimasto al comando.

Il gap sale così rapidamente sino ad arrivare ad un massimo di 5’30” dopo 70 chilometri di gara, con i battistrada che poco dopo passano dal traguardo volante di Calizzano, conquistato da Muñoz, e approcciano poi le prime rampe dell’unico GPM di giornata, il Colle del Melogno, con un vantaggio sempre di circa cinque minuti. Lungo la breve salita, però, la Visma | Lease a Bike aumenta l’andatura, mandando in difficoltà prima Fabio Jakobsen (Team dsm-firmenich PostNL) e poi anche Fernando Gaviria (Movistar).

Il colombiano riesce tuttavia a rientrare velocemente dopo il GPM, dove era transitato per primo Calmejane, mentre ci vogliono quasi 30 chilometri perché il neerlandese riesca a riaccodarsi al gruppo, aiutato da due compagni di squadra. Davanti, invece, Calmejane si rialza ai -72 dalla conclusione, appena passato lo sprint Intergiro di Altare vinto da Muñoz, e davanti restano quindi in due, con un margine di poco più di 3’30”, nel momento in cui la pioggia inizia a cadere con più insistenza sulla corsa.

La strada bagnata e un tratto di discesa diventano così un pericolo per il gruppo, dove si verifica una caduta che vede finire a terra numerosi corridori. Tra questi, oltre ad alcuni uomini della EF Education-EasyPost, ci sono anche Ben O’Connor (Decathlon Ag2r La Mondiale), Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team) e Biniam Girmay (Intermarché-Wanty), il più dolorante assieme a Damien Touzé (Decathlon Ag2r La Mondiale). Mentre gli altri ripartono piuttosto velocemente, l’eritreo e il transalpino restano qualche minuto in più fermi sul bordo della strada, prima di riprendere anche loro la corsa.

Girmay è tuttavia vittima di una nuova caduta poco dopo e questa volta l’eritreo non riparte, decidendo di salire in ammiraglia e di abbandonare la corsa. A causa della caduta e della discesa, il gruppo giunge spezzato in tre tronconi al traguardo volante di Savona, dove Cian Uijtdebroeks (Visma | Lease a Bike) va a prendersi 1″ di abbuono transitando per terzo alle spalle dei due battistrada che iniziano il lungo tratto di pianura lungo l’Aurelia con 2’20” di vantaggio sulla prima parte del plotone. Questi, comunque, si ricompatta abbastanza rapidamente, con anche gli attardati dalla caduta precedente che rientrano una volta entrati negli ultimi 50 chilometri.

Fortunatamente, l’arrivo sulla Riviera Ligure porta il sole sulla corsa e, con la Lidl-Trek che torna davanti a tirare, aiutata da un uomo della Visma | Lease a Bike e da uno della Soudal Quick-Step, il gruppo inizia pian piano a recuperare terreno ai due attaccanti. Muñoz e De Bod, in ogni caso, non desistono, mantenendo ancora più di un minuto di vantaggio ai -20 dal traguardo, quando arrivano nelle prime posizioni anche i corridori di Team Jayco AlUla e Team dsm-firmenich PostNL, seguiti poi anche da quelli della Alpecin-Deceuninck.

Avvicinandosi a Capo Mele, l’andatura del plotone si fa sempre più elevata e i secondi di margine della coppia al comando calano sempre di più, fino a quando i due non vengono ripresi a 4600 metri dall’arrivo. Qualche centinaio di metri più tardi inizia lo strappo del Capo Mele e subito accelera Ganna, che riesce rapidamente a guadagnare qualche secondo di vantaggio nonostante alle sue spalle si organizzi subito la Tudor Pro Cycling. Sul verbanese provano a riportarsi senza successo Danny Van Poppel (Bora-hansgrohe), Andrea Pasqualon (Bahrain Victorious) e Filippo Fiorelli (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), ma tutti e tre vengono riassorbiti dal gruppo.

Ganna arriva in cima con una manciata di secondi di margine sul gruppo, dove tornano davanti i Lidl-Trek, e si lancia nella veloce discesa, ma da dietro riescono a riavvicinarsi e l’azione dell’ex campione del mondo delle cronometro si esaurisce a 500 metri dalla conclusione per il gran lavoro di Simone Consonni (Lidl-Trek). Quest’ultimo tira dritto fino ai -300 metri, quando Christophe Laporte (Visma | Lease a Bike) lo supera per lanciare Olav Kooij; Jonathan Milan (Lidl-Trek) si fionda però a ruota del neerlandese e poi inizia la sua devastante progressione, che gli consente di tenersi dietro Tim Merlier (Soudal Quick-Step), che prova ad uscire ma rimbalza indietro, Phil Bauhaus (Bahrain Victorious), che non trova spazio lungo le transenne, e Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), che prova senza successo la rimonta e chiude al secondo posto alle spalle del friulano.

Risultato  Tappa 4 Giro d’Italia  2024

Classifica Giro d’Italia 2024

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